Michael marriott a villa Adua
È tornato in Italia nei giorni scorsi G Mr. Michael Marriott, uno dei tre massimi esperti di rose al mondo, per tracciare presso il giardino e il parco di Villa Adua, sede della Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, a San Maurizio d’Opaglio, le aiuole dove verranno messe a dimora le nuove piante di rose.
È tornato sul lago d’Orta Mr. Michael Marriott, uno dei tre massimi esperti di rose al mondo. Qualche mese fa Andrea Giacomini, responsabile della Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, intitolata a suo padre, aveva incaricato Mr. Marriott di progettare il parco e il giardino di Villa Adua, sede della Fondazione a San Maurizio d’Opaglio.
Sembra quasi impossibile che in queste giornate così fredde e con poche ore di sole si possano mettere a dimora piante apparentemente delicate come le rose, seguendo il progetto di Mr. Marriott, e invece è proprio questo il momento ideale, anzi, se nevicasse sarebbe perfetto! E quasi fosse stata “chiamata” la neve è arrivata a proteggere le radici delle piante.
«Saranno circa 900 le piante che verranno messe a dimora e che si aggiungeranno alle oltre 2000 già presenti – dice Andrea Giacomini – Ogni punto del giardino è stato progettato secondo tutte le tonalità del rosa e di tutte le gradazioni di colori a partire dal bianco. Vi saranno zone dedicate dove vegetazione e rose attrarranno le farfalle e altri insetti benefici per diminuire o meglio annullare del tutto l’uso di pesticidi, e ancora ci saranno le rose rampicanti per un differente effetto. Tra queste anche la Paul’s Himalayan Musk che arriva ad una altezza di 16 metri. All’interno del giardino vi sono degli elementi architettonici che ben accompagnano la presenza delle rose, anche una panchina rivolta verso la meravigliosa vista del lago, e rocce provenienti dalla cava di granito della Madonna del Sasso».
Grande attenzione è stata rivolta all’area giochi per la bimba di Andrea Giacomini, Celeste.
«Per questa area – spiega Mr. Marriott – ho recuperato una rosa antica di nome Celestial, considerata da molti la più bella tra quelle di colore rosa. La fioritura delle piante che si stanno mettendo a dimora, insieme a quelle già presenti, coprirà gran parte dell’anno, da maggio a novembre si potranno ammirare piante fiorite!»
Mr. Marriott, che realizza i suoi progetti disegnandoli a matita e rendendoli essi stessi delle vere opere d’arte, ricorda l’importanza di vivere il roseto in vari momenti della giornata per poterne percepire tutte le sfumature di profumi e colori.
Nei giorni di permanenza a San Maurizio d’Opaglio presso Villa Adua Mr. Marriott ha lavorato, con la preziosa collaborazione di Alberto Valsesia dei Vivai San Carlo e di Paolo Pozzo dei Vivai Pozzo, tagliando e posizionando dei semplicissimi, ma fondamentali bastoncini di bambù che ha piantato nel terreno tracciando, con l’aiuto di uno spago, le linee che vanno a formare le singole aiuole nelle quali sono definite le varie tonalità di colori, in un tripudio di sfumature e fragranze.
Mr. Marriott tornerà la prossima estate sul lago d’Orta per poter ammirare la fioritura nel pieno del suo splendore, ma Andrea Giacomini ci tiene a spiegare il perché i lavori siano iniziati proprio in occasione della festa della Madonna Immacolata.
«Sono stati stabiliti proprio questi giorni a ridosso della festa dell’Immacolata – ha detto Andrea Giacomini – perché ci tenevo che la tracciatura completa delle aree, la definizione sul posto del suo progetto e l’inizio della piantumazione avvenisse in occasione dell’8 dicembre festa della Madonna, in quanto dedico questo roseto a Maria, la regina del mio Cielo, a mia mamma Maria Adua, la regina della mia Vita, a mia moglie Mariama, la regina del mio Cuore, e a mia figlia Celeste Maria Alberta la regina del mio Futuro».
Per permettere a tutti di ammirare il roseto della Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini, quando i lavori saranno completati, verranno organizzate delle giornate di apertura al pubblico con visite guidate.
La maggior parte delle rose del parco e del giardino sono rose inglesi “David Austin”