Orta Lake Green

ORta lake green

GRAZIE ALLA FONDAZIONE CAVALIERE DEL LAVORO ALBERTO GIACOMINI NASCE IL BRAND TERRITORIALE “ORTA LAKE GREEN”

Nasce il brand territoriale “Orta Lake Green”
La Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini dopo 4 anni di studio e di analisi del territorio, nella giornata del 15 febbraio, alla presenza di 15 sindaci dei Comuni attorno al lago, del Presidente Francesca Giordano e del Direttore Nadia Salvagno dell’Ente Sacri Monti, dell’Assessore della Regione Piemonte, Matteo Marnati, ha presentato il progetto “Orta Lake Green”.
Il Progetto è stato Ideato tempo fa e messo a punto dalla Fondazione riassumendo le esigenze e le idee espresse dai vari partecipanti al Contratto di Lago e dal Contratto di Lago stesso, ed avvalendosi della collaborazione e delle ulteriori indicazioni ricevute da parte dell’EcoMuseo Cusius e in particolare dal Presidente Gianni De Bernardi nell’ambito dei temi tecnico scientifici legati all’acqua e all’ambiente del nostro territorio.
Il primo punto di questo articolato progetto che tocca il perfetto connubio del nostro territorio tra turismo, industria e ricerca applicata, è la mobilità sostenibile: quindi e-bike, cargobike, postazioni stop&go, panchine e paline di ricarica per le barche elettriche; quest’ultima già testata e inserita dalla Fondazione nel comune di Orta San Giulio che, con la sua conformazione, rispecchiava il perfetto spazio di test da sviluppare poi su tutto il lago.
«Il progetto di mobilità, che coinvolge tutti i Comuni bordo lago e collinari attorno al lago – dice Andrea Giacomini della Fondazione Cavaliere del Lavoro Alberto Giacomini – tiene conto di un posizionamento tale da valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale di ogni singolo paese così che tali luoghi siano una sosta che possa dare, tramite Qr code, potenziamento wireless e digitalizzazione, tutte le informazioni riguardo ciò che si trova in quel Comune sotto ogni profilo: territoriale, paesaggistico, ambientale, storico, di flora e di fauna, industria, artigianato, turistico, ricettivo ed enogastronomico e che sia lo spunto e lo stimolo e l’anticipazione ad un percorso di visita degli altri comuni vicini e di tutto il lago.
Altra iniziativa è l’estensione della mostra SOS Humanity in ognuno di questi comuni, così che le note opere di arte contemporanea siano il pretesto mediatico per dare risalto e conoscenza allo sfondo dei luoghi e del paese in cui si trovano, dando motivazione ai turisti e agli appassionati di scoprire le peculiarità di tale Comune; trasformando così i Comuni del Lago d’Orta in un museo a cielo aperto con pari dignità e valore.
Questo tema apre anche l’attenzione che la Fondazione ha già dedicato al Santuario di Madonna del Sasso con l’apporto dato all’impianto di illuminazione e messa in sicurezza, e con la creazione di un sito dedicato, per le tutte le chiese dei Comuni che si affacciano sul lago o che stanno nel suo perimetro. Così facendo gli edifici sacri che adornano ed impreziosiscono il paesaggio del lago, in veri e propri musei da restaurare e valorizzare.
È in progetto infatti per la Fondazione, in confronto con la Diocesi e il Vescovado di Novara, di riaprire e dare lustro a tale patrimonio artistico e di accrescerlo con ulteriori inserimenti, dando così la possibilità di tornare a renderlo visibile e fruibile ai fedeli e agli appassionati d’arte. Ma anche di dare un grande servizio di supporto al territorio che necessita di offrire luoghi di valore artistico, culturale e museale ai numerosi turisti che affollano il lago che avrebbero così molti più siti di attrazione e visita in un spirito di reciproco beneficio comune. Tale aspetto coinvolge, oltre alle chiese, anche gli edifici storici pubblici e privati da lungo tempo dismessi.
Parallelamente il progetto del giardino di Villa Adua e del suo roseto, progettato da Michael Marriot, paesaggista ed esperto mondiale di rose, autore tra gli altri, del Royal Garden di Londra e del parco reale in Giappone, così come per l’aspetto artistico di SOS Humanity, vuole essere il richiamo e l’attrazione contemporanea con una figura di fama internazionale, finalizzato però a ridare attenzione e lustro ai numerosi parchi storici delle Ville attorno al Lago d’Orta. Questi luoghi sono stati, e sono. esempi di giardini all’italiana o di parchi che già nell’800 e nei primi del ‘900 contavano migliaia di essenze botaniche che potranno così riavere la loro meritata attenzione, e di rimando dare un loro contributo in termine di valore storico paesaggistico al territorio.
Un progetto così ampio, che tocca la valorizzazione della sinergia e della crescita, è indiscutibile che avvenga in questo territorio, che è riuscito a coniugare l’industria con il territorio e l’ambiente, ovvero la coesistenza del distretto industriale termosanitario forse più importante a livello internazionale, con una qualità delle acque tra le migliori a livello europeo, dimostrata dalla boa limnologica recentemente ripristinata grazie alla Fondazione, assieme ad un turismo che vanta nei vari settori ricettivo alberghiero, ristorativo, e di campeggio le più avanzate tecnologie impiantistiche e architettoniche sulla ecosostenibiità. Tutto questo non piò che avere un identificativo comune, chiaro e immediatamente riconducibile che lo si possa mostrare non solo al territorio, ma a livello nazionale. E ancora di più, essendosi oggi ristretto il mondo con la comunicazione e la mobilità anche a livello internazionale. e soprattutto che si identifica rapidamente sui progetti e sui traguardi e sugli sviluppi che ad oggi passano necessariamente dall’Europa e da una visione europea.
In sostanza si tratta di un macro brand che coinvolge tutti, non solo a livello turistico, con lo scopo di rendere il nostro territorio un osservatorio a cielo aperto per tutto ciò che riguarda la scienza, la tecnologia, la mobilità e l’acqua».
Il brand territoriale è stato disegnato dall’artista Silvia della Rocca, nota non solo come artista, ma anche per il suo lavoro ed operato con il National Geografic.
«Anche questa scelta è stata voluta per avere una sensibilità maggiore ed attenzione all’ambiente e al territorio – prosegue Andrea Giacomini – Il logo riprende in chiave contemporanea la grafica e i simboli dell’unico marchio storico creato dal primo imprenditore alberghiero del lago, Oreste Primatesta, ovvero quello del Consorzio Turistico del Cusio integrato negli anni 2000 con Lake Orta. Il nuovo identificativo territoriale mette l’isola di San Giulio al centro e da un ovale diventa un cerchio composto da due linee circolari, una celeste a rappresentare l’acqua, il lago e i suoi comuni rivieraschi, e una verde a rappresentare i boschi e i suoi paesi collinari. Il vortice di queste due linee circolari attorno al lago esprimono l’unione di tutti i comuni circolarmente al lago in maniera inclusiva, ma anche il moto e l’energia di progettualità comune e green la vocazione comune. Il lago un nome e cognome ce l’ha già ed è dimostrabile anche dalle ricerche social, essendo la più cliccata di questo territorio. In “Orta Lake Green” la centralità del lago è espressa anche dal posizionamento della parola stessa al centro, che non è solo per la forma linguistica inglese, ma vuole riferirsi a quello che è l’ambito internazionale.
La Fondazione ha inoltre dato incarico e mandato, sulla base del suo progetto ed identificativo territoriale “Orta Lake Green”, ad un azienda di primaria importanza, la Cisa Consulting di Milano, di sviluppare ed integrare con i comuni tutto ciò, in merito anche a quello che oggi offre l’Europa».